I 100 passi verso la legalità

L’obiettivo è far conoscere la storia della lotta alla mafia e favorire il ragionamento verso principi di legalità.

Progettista :

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Il Perchè del progetto

Su una parete della scuola c’è scritto “I care”: “Me ne importa, mi sta a cuore”. E’ il contrario del motto “Me ne frego”.

Con queste parole negli anni Sessanta Don Milani promuoveva la sua filosofia di scuola. E ancora oggi, il nostro obiettivo, resta invariato: sono proprio i valori della legalità, del rispetto, del senso di giustizia e della fratellanza che ci hanno spinti a guidare i ragazzi in questo importante percorso nella memoria storica italiana.

Vogliamo infatti far riflettere gli allievi attraverso il ricordo e la storia dei tanti eroi che hanno lottato proprio per quegli ideali di giustizia troppo spesso sopraffatti, ignorati e dimenticati.

Il nostro obiettivo è quello di promuovere una cultura della legalità e della giustizia. Perché…

La mafia non è affatto invincibile. È un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio, e avrà anche una fine. (G. Falcone)

Descrizione del progetto

Il progetto, iniziato dagli studenti il primo anno di scuola secondaria, si pone come introduzione al concetto di legalità e illegalità in tutti i suoi aspetti, per favorire il ragionamento verso principi di giustizia e legalità, ed è così strutturato:

La mafia come soggetto politico e la sua interazione con le istituzioni.

L’avvento della mafia in Sicilia al termine della Seconda Guerra Mondiale e il suo rapporto di collaborazione con gli Alleati (analisi dei documenti originali)

Lotta contro la mafia. Dalla lotta di classe all’impegno civile: la strage di Portella della Ginestra e l’esperienza di Peppino Impastato.

Gli anni ’80-’90: l’escalation della violenza mafiosa, la lotta alla mafia (legge antimafia, arresti, processi, condanne) e l’impegno della società civile.

Movimenti antimafia e movimenti sociali degli ultimi decenni.

Peppino Impastato: nascere in una famiglia mafiosa, la rottura con il padre e la parentela, l’attività culturale e politica, l’assassinio e il depistaggio, la condanna dei mandanti, il ruolo della madre Felicia, dei familiari, dei compagni di militanza e del Centro Impastato.

Il ruolo delle donne nella mafia.

Il progetto vede come momento culminante il viaggio in Sicilia degli studenti insieme ad Arci AntiMafia, con il soggiorno a Corleone in uno degli ostelli confiscati alla mafia.

I ragazzi lavoreranno su questi temi direttamente “sul campo” e avranno modo di visitare e conoscere in prima persona luoghi ed eventi appresi sui banchi di scuola

Budget

CostoVoce
3600 €Soggiorno e attività a Corleone per 20 studenti
360 €Servizio School Raising ( 10%)