Il Liceo che usa il crowdfunding (anche) per attirare nuovi iscritti
Scegliereste la vostra scuola in base al fatto che ha avviato una raccolta di crowdfunding?
Vi raccontiamo un’esperienza che potrebbe farvi rispondere di sì.
Quando abbiamo iniziato a lavorare con il crowdfunding e le scuole, ci è capitato di incontrare presidi che si rifiutavano di utilizzare la nostra piattaforma per non mostrare all’esterno che avevano bisogno di soldi per le proprie attività.
II lavoro fatto in questi anni, l’interesse dei professori e dei presidi con cui abbiamo parlato, le quasi migliaia di finanziatori dei nostri progetti, ci dimostrano il contrario, e il progetto RESET- Una classe alle Svalbard (attivo sulla nostra piattaforma) ne è la forte riconferma. I ragazzi della IV LUC del Liceo Filzi di Rovereto (TN) lo hanno, infatti, presentato ai potenziali nuovi iscritti durante l’evento Scuole Aperte.
RESET – Una classe alle Svalbard si propone di raccogliere attraverso la nostra piattaforma School Raising 6.000 euro utili per completare il budget necessario a organizzare un viaggio di indagine scientifica e di esplorazione in una regione artica, le isole Svalbard.
Il progetto è nato nel novembre 2014 e la caratteristica principale è che si tratta di un viaggio – personalizzato, perché sarà svolto secondo modi, termini e forme pensate dagli studenti. Inoltre, sarà un’occasione formativa e di ricerca sul campo sicuramente unica e con l’obiettivo finale di realizzare un video documentario.
La campagna è iniziata a ottobre e in 2 mesi ha raccolto oltre 4.000 euro grazie all’impegno dei ragazzi, che hanno organizzato diverse attività e si sono esposti in prima persona nella ricerca di sponsor e finanziatori per il progetto, a dimostrazione che non basta caricare un progetto su una piattaforma di crowdfunding per ottenere risultati, ma è necessario un lavoro quotidiano per tutta la durata della campagna.
Inoltre, hanno realizzato un blog e una pagina Facebook – aggiornati quasi quotidianamente – per raccontare il progetto e i risultati raggiunti giorno dopo giorno, e hanno partecipato a alcuni programmi radiofonici (Caterpillar di Radio2 e 105smartup su Radio 105) per promuovere la campagna.
[i ragazzi durante una cena di finanziamento]
Per noi, questo va nella direzione che da sempre School Raising sta percorrendo: il crowdfunding come leva per un processo di collaborazione e partecipazione. Il crowdfunding, infatti, da una parte dà maggiore visibilità alle capacità progettuali che le scuole forniscono ai propri studenti, dall’altra apre la possibilità ai membri della comunità di ricevere un dono, e cioè la partecipazione al progetto stesso.
Ora vi rifacciamo la domanda: scegliereste la vostra scuola in base al fatto che ha avviato una raccolta di crowdfunding?
Se “sì” o “probabilmente sì”, non avete migliore occasione di dimostrarlo che finanziando la campagna dei ragazzi con una somma anche minima e diventando così parte del progetto (date un occhio anche alle ricompense!).
Se “no”, prendete questa occasione per diventare finanziatori del progetto e scoprire in prima persona che il crowdfunding non è solo un mezzo di raccolta fondi, ma soprattutto uno strumento per condividere il valore generato da un progetto scolastico, all’esterno delle mura scolastiche.
Avete tempo fino al 2 gennaio per approfittare di questa opportunità e sostenere i ragazzi che, chissà, potrebbero diventare gli scienziati di domani.
Per maggiori informazioni e per contribuire cliccate su https://schoolraising.it/reset oppure contattateci a: info@schoolraising.it.
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[…] Senza dimenticare che “Le occasioni di socialità a scuola, infatti, possono servire da vetrina anche per i percorsi didattici avviati e per i progetti futuri” (ricordate le Svalbard?) […]
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