Gli echi della natura: il crowdfunding come esempio pratico di cittadinanza attiva

Dopo il successo della prima campagna (che abbiamo raccontato qui) Corinna Canzian, violinista e concertista, ha deciso di organizzarne una seconda per finanziare la nuova edizione de Gli Echi della Natura, l’academy estiva di workshop di violino che si terrà anche quest’anno a Pieve di Cadore e sarà dedicata a violinisti giovani e adulti, ma non solo!

 

Dare continuità all’esperienza iniziata lo scorso anno assume, nelle tante incertezze di questo 2020, un significato cruciale. Perfezionamento musicale e welfare sostengono anzitutto il talento dei giovani violinisti, includendo anche attività per altre discipline e una speciale sezione dedicata agli appassionati più adulti.

Ci siamo fatti raccontare da Corinna Canzian le novità di questa seconda edizione del progetto e perché ha deciso di ricorrere di nuovo al crowdfunding.

Per informazioni sul progetto e per contribuire alla campagna clicca QUI.

Buona lettura!

Perché hai deciso di affidarti nuovamente al crowdfunding? Qual è per te il valore aggiunto di questo strumento?

Anzitutto perché il team di Schoolraising.it è davvero efficiente e sempre disponibile. Inoltre, con il crowdfunding possiamo concorrere tutti, orizzontalmente e in modo trasparente, alla costituzione di iniziative coraggiose, come la nostra Academy estiva, nella quale materie molto specifiche e attività rivolte a tutti promuovono cultura e innovazione. Tutta la comunità può conoscere a fondo i dettagli dell’iniziativa in via di costituzione, può scegliere attivamente, secondo i propri bisogni e le proprie, visioni di accogliere determinate attività anziché altre; inoltre ogni singola persona della comunità sarà artefici del risultato, sia che contribuisca con piccole quote, sia con donazioni lungimiranti e generose. Vedo in questa splendida opportunità un esempio pratico di cittadinanza attiva, propositiva e resiliente, che ama e lavora per il suo territorio.

Questa seconda campagna finanzierà la nuova edizione di “Gli Echi della Natura”, hai previsto delle novità?

Si eccome, tantissime novità! Ad esempio ci saranno due campus, uno rivolto ai giovani e un altro agli adulti: il primo si terrà dall’8 al 16 agosto e rimarrà invariata la collaborazione tra me e il violinista Mattia Tonon per le lezioni di perfezionamento violinistico individuale e i laboratori di musica d’insieme per archi; il compositore Matteo Manzitti seguirà invece i corsi di composizione, aperti davvero a tutti, musicisti e non; Manzitti collaborerà con Anna Maria Marta per la messa in musica di una leggenda del folklore cadorino e con la sound designer Federica Furlani per l’uso di strumenti musicali elettronici. L’idea rimane quella di stimolare la parte del linguaggio creativo ex novo. I training contro la paura da palcoscenico sono moderati quest’anno da un ospite speciale direttamente dall’Università “Sapienza” di Roma, il professore di psicofisiologia Vezio Ruggieri.

Un’altra novità di questa edizione sono i laboratori Gli Echi del Legno: quest’anno ricorrono i 600 anni dei rapporti commerciali tra Cadore e Venezia e ho colto l’occasione per inserire un’iniziativa legata alla liuteria, perché la legna di queste valli veniva cercata, tagliata e trasportata in tutti i principali centri di produzione per la costruzione e la vendita di violini. Ci sarà quindi un laboratorio sulla liuteria con Gianmaria Stelzer, con annessa passeggiata ecologica sulla costruzione dello strumento, per riflettere con la guida ambientale Roberto Menardi.

Al termine della giornata la sound designer Furlani allestirà uno dei suoi aperitivi elettronici, creando sperimentazioni tecnologiche tra legno e suono. Anticiperà le attività dei laboratori dei giorni successivi, dove guiderà gli studenti nella realizzazione dell’installazione sonora Gli Echi del Legno: ogni pezzo inanimato, come in questo caso il legno, ha delle frequenze di risonanza di base; quando invece comincia ad essere lavorato e viene data forma ai pezzi grezzi, la risonanza diventa definita e si riesce a sentire, dal rumore generico, un suono specifico. Un lavoro computerizzato complesso che metterà in relazione gli aspetti botanici in sé con la produzione vera e propria dello strumento ad arco, un’opera artistica multidisciplinare la cui interattività verrà coordinata dai ragazzi. L’opera Gli Echi del Legno verrà inaugurata al Forte di Monte Ricco il 16 agosto.

Un’ulteriore novità di quest’anno è la collaborazione con Museo Dolom.it , la piattaforma partecipativa fondata da Stefania Zardini Lacedelli e Giacomo Pompanin.  Il museo ha avviato nel 2017 la creazione di un archivio di paesaggi sonori delle Dolomiti, che accoglierà il processo di creazione della nostra installazione Gli Echi del Legno.

Infine, ho aggiunto un nuovo formato dedicato anche a violinisti e appassionati adulti.  Si tratta di corsi simili a quelli già sperimentati con i giovani, ma adattati a nuove esigenze: la protagonista sarà sempre la musica d’insieme, utilizzata come mezzo di potenziamento creativo ed empatico al fine di una miglior aggregazione. Sono previsti corsi individuali, training contro la paura di palcoscenico ed un corso sulla liuteria con Cesare Tabacchi.

Da chi è partita l’idea progettuale e perché? Quale era il bisogno da colmare?

Dopo una lunga esperienza di studio e lavoro in Svizzera e Germania, mi trovavo in Cadore per dei concerti. Ritornare nei luoghi meravigliosi della mia infanzia è stata un’esperienza speciale, ma ho avuto modo di notare come la maggior parte dei giovani del luogo, avesse l’obiettivo di andare a studiare e lavorare altrove, designando prospettive sterili per il futuro. Ho iniziato a riflettere e pensare a dei paragoni con la Svizzera, dove ho avuto l’opportunità di vivere e integrarmi. La conformazione morfologica dei territori è simile, sono entrambi incuneati tra le Alpi, ma in Svizzera la cultura è vista come un modo per rinforzare la propria identità sociale.

Da qui l’idea di creare qualcosa di nuovo e lungimirante, per arrivare a infondere fiducia e spirito creativo nelle nuove generazioni, e non solo, dell’area. Sono entrata in contatto subito con la Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore e la prof.ssa Maria Giovanna Coletti: ricevere la loro fiducia, con un prezioso supporto tecnico e logistico, è stata l’occasione ideale per partire. Nell’estate 2017 è nata al prima edizione dell’Academy con il nome di Workshop di Violino, un corso a porte aperte per violinisti ed eventi musicali per la comunità, focalizzando l’attenzione sui giovani: attraverso la musica e la bellezza, volevo riuscire a dare nuovi strumenti e motivazioni ai giovani per restare nella loro terra e pensare a un futuro diverso.

Nel 2019 ho avviato la prima campagna di crowdfunding come mezzo per magnetizzare l’attenzione sul territorio e per fare in modo che chiunque potesse contribuire alla buona riuscita del progetto: l’Academy estiva Gli Echi della Natura!

Quali sono quindi, secondo te, le ricadute positive che il progetto può avere sul territorio?

Senza dubbio l’idea di investire sui giovani, di offrire loro un’opportunità di crescita in ambito esperienziale e creativo. Attraverso la musica, infatti, le ragazze e i ragazzi apprendono una disciplina carica di processi empatici, attitudine creativa e innovatrice, abilità comunicative formali e informali, insomma una serie di capacità essenziali alla crescita delle prossime generazioni.

Mi interessa inoltre vivacizzare il territorio: vorrei consolidare un’Academy estiva che, vicina ai partecipanti del luogo, attiri anche giovani provenienti da tutto il mondo. Le Dolomiti sono già famose per le loro bellezze naturali: perché non farne un centro di riferimento per la musica e l’arte?

 

In questo momento storico in cui la musica e, in generale, tutti gli spettacoli dal vivo sono in crisi dopo l’emergenza Covid la domanda di Corinna Canzian ci sembra più interessante che mai. Ora più che mai, è necessario investire nella cultura per ripartire e progetti come questo sono un ottimo inizio.

 

In bocca al lupo!

 

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